Devanāgarī è un luogo in cui esplorare le filosofie, le lingue, le arti, le letterature e l’immensa geografia del subcontinente indiano.
È una ricerca che nasce dal fascino per un illustre passato ma sfocia nell’analisi senza veli del presente.
È l’alfabeto indiano, del sanscrito e della hindī. Significa letteralmente: la scrittura “della città degli dèi“.
E uno che pur vede, non ha visto la parola; e uno che pur ode, non la ode. Essa ad un altro ha manifestato il suo corpo, come allo sposo la ghindata sposa innamorata (RV 10.71.4)
giulia
A 16 anni dal Liceo Classico di Aosta all’India, dall’ordine al caos, la bellezza, i corpi, i gesti, la lingua degli indiani. Una laurea in “Lingua e letteratura hindi” a Venezia, con tesi sul poeta marxista Gajānan Mādhav Muktibodh. Un dottorato a Parigi abbandonato per abitare in India. Qualche lavoretto in nero come insegnante di italiano presso la Camera di commercio indo-italiana di Mumbai, l’Istituto di cultura italiana di New Delhi e il Mehrangarh Fort di Jodhpur; la campagna bengalese col teatro itinerante “Milon Mela”, 7 anni in Orissa. Il mondo del turismo. Il mondo delle cooperative. Il Master in Yoga Studies a Venezia, con tesi su “The embodied OṂ: pratiche contemporanee di cognizione incorporata e di disabituazione semio-somatica” da cui “Il respiro della medusa. Una storia di yoga” END Edizioni, 2023. Un ritrovarsi con un pugno di lingue e di yoga, e una stanza, su un confine nazionale, aperta a nuovi incroci. Lo studio di testi sanscriti.
il centro
Situato nel centro di Aosta, Devanagari è uno spazio dove cercare uno yoga (metodo) per stare insieme tra corpi, sia esso una lingua o una disciplina psicofisica che ci trasduca al cuore della filosofia indiana, o un viaggio che ci rapisca ai nostri limiti mentali per catapultarci in un panorama globale allargato, dove la soggettività, con tutti i suoi problemi, svanisce.
